Convegno ANDE – 19 ottobre 2023 – Aula Magna “Luca Crescente” – Empedocle Consorzio Universitario di Agrigento
Autorità, cari amici
E’ sempre emozionante intervenire in questa sede universitaria e permettetemi un pensiero al Prof. Ignazio Melisenda, primo Capo Delegazione FAI di Agrigento, che tanto si è battuto per portare l’Università ad Agrigento e un pensiero a mia madre, Gabriella Curella, che è stata tra le fondatrici di questa attivissima sezione Ande di Agrigento.
Inizierò con la proiezione del video legato al progetto “liberare la bellezza:un processo virtuoso per il paesaggio della Scala dei Turchi” e realizzato per il Premio Nazionale del Paesaggio 2017. Il video dura solo 2 minuti e vi invito a porre l’attenzione all’alternarsi del bianco e nero con il colore e alla splendida musica con i suoi cambi di tono. La proiezione del video nell’Aula Magna del Consorzio Universitario è un omaggio all’impegno degli universitari agrigentini del Corso di Laurea in Architettura che, sotto la guida della Prof.ssa Valeria Scavone, hanno contribuito al dossier di candidatura del progetto per il Premio del Paesaggio 2017 .
La mia oggi pomeriggio sarà solo una testimonianza da volontario di come ci si è preparati negli anni a vincere il titolo di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Di cosa può fare la Società Civile, cioè ognuno di noi.
Un incontro con la memoria che, aiutandoci a mettere da parte per un attimo le difficoltà attuali, ci faccia riscoprire il senso di un cammino collettivo.
Offrirò alla vostra valutazione solo fatti concreti.
Questo prestigioso titolo non è arrivato per caso, ma è il frutto di una “Visione” e poi di una coerente, costante, corale, opera di realizzazione.
Esaminando la visione dal punto di vista del FAI, ma ognuno potrà farlo dal proprio punto di vista, farò un veloce passo indietro di 22 anni. Nel 2001 si è inaugurato il Giardino della Kolymbethra in occasione di un indimenticabile Convegno Nazionale FAI al Teatro Pirandello, oggi una delle istituzioni culturale più importanti di Agrigento.
Io, giovane avvocato, venni scelto per accompagnare Giulia Maria Crespi, mitica Fondatrice e Presidente del FAI.
Mentre guidavo l’auto nella via passeggiata archeologica, la Crespi mi chiese di cosa vivessero gli agrigentini. Risposi che sono per gran parte legati ad un pubblico impiego e lei mi disse che invece avrebbero dovuto vivere di Turismo, Valorizzazione del patrimonio storico-artistico e paesaggistico e di Cultura. Pensai che se avessi avuto in futuro un piccolo ruolo sociale mi sarei occupato proprio di questo con i miei possibili compagni di viaggio. Che quella è la vocazione di Agrigento e che bisognava ripartire dalla società civile per realizzarla.
Oggi, grazie a tanti importanti attori tra cui il Parco della Valle dei Templi , la Curia, il Distretto Turistico, le Amministrazioni (Comunali e Provinciali), l’Università, la Prefettura con le forze dell’ordine, la fondazione FS, la FARM, il FAI, Legambiente e le tante altre Istituzioni e Associazioni, l’obiettivo è stato coraggiosamente e pazientemente raggiunto e siamo diventati Capitale Italiana della Cultura 2025.
Proseguendo sempre dal punto di vista del FAI, ricordo di essere diventato capo delegazione nel 2010.In quegli anni si raccoglievamo le firme dei “luoghi del cuore” per la Scala dei Turchi. Il FAI si costituiva nei processi per la demolizione dell’ecomostro sulla spiaggia ( affiancando Legambiente e Comune di Realmonte). Do circa venti anni di processi, l’’ecomostro veniva definitivamente demolito nel 2013 direttamente dal proprietario che non aveva più alternative visto che il FAI, con Banca Intesa, era pronto a intervenire per il ripristino dell’area mettendo a disposizione 20 mila euro. L’intervento del FAi fu provvidenziale perché il Comune non aveva i fondi e il Sindaco di Realmonte rischiava l’incriminazione per la mancata demolizione.
I 20 mila euro, a questo punto e su richiesta di Sindaco e Delegazione FAI , sono stati utilizzati per la demolizione di un altro immobile (abusivo in ferro ed eternit) che si trovava in cima alla Scala dei Turchi realizzando al suo posto uno splendido belvedere, inaugurato nel 2016 e notevolmente ampliato nel 2017 .
Nel frattempo la delegazione FAI di Agrigento proponeva per prima la Candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura nel 2015 ( per gli anni 2016 e 2017).Una candidatura, quindi, che proveniva dalla società civile.
Si lavorava tutti insieme (Istituzioni e Associazioni) e la presentazione ufficiale della candidatura veniva fatta dalla Commissaria Dott.ssa Giammanco ( non avevamo il Sindaco) con il Prefetto Dott.Diomede e il Cardinale Mons. Montenegro.
Nel 2017 Agrigento, con il progetto “Agri Gentium: landscape regeneration” nella Valle dei Templi, vinceva il premio nazionale del Paesaggio grazie alla collaborazione tra Parco della Valle dei Templi, FAI con la Kolymbethra, Università di Palermo, Treno Storico e altri.
Nella bella motivazione del premio si legge che lo stesso è anche legato a quei progetti che già avevano avuto “menzioni speciali del Ministero” come il Treno Storico e la Kolymbethra o ancora ai “mille mandorli” che vennero piantati nella Valle sempre grazie al FAI. Proprio questo premio Nazionale del Paesaggio 2017 è il primo punto dell’atto di indirizzo politico deliberato dalla Giunta Comunale il 1 giugno 2022 per giustificare la Candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura per il 2025. Passato e presente che si legano…
Nella stessa occasione ( Premio Nazionale del Paesaggio 2017) al progetto “Liberare la bellezza” legato alla demolizione dei due immobili alla Scala dei Turchi è stata attribuita la prestigiosa menzione: “Paesaggio e legalità, lotta all’abusivismo”. Un territorio, come quello agrigentino noto per l’abusivismo, è diventato simbolo nazionale di lotta all’abusivismo e ciò ha contribuito a cambiare la mentalità sul territorio.
Sempre nello stesso anno 2017 a Roma, agli Stati Generali del Paesaggio ( che non si tenevano da circa venti anni), l’unico intervento siciliano è stato affidato al Prefetto di Agrigento Dott.Diomede chiamato a raccontare il progetto virtuoso “Liberare la bellezza” alla Scala dei Turchi. In tale occasione il Prefetto si è soffermato sul significato di quello che è successo a Licata e quello che, invece, è successo a Realmonte ( due comuni della stessa provincia di Agrigento): a Licata è prevalso il concetto di eredità personale (anche se le sentenze passate in giudicato avevano annullato la proprietà individuale) mentre alla Scala dei Turchi è prevalso il concetto di eredità collettiva. Il bene comune che crea benessere per tutti…
Nel 2018 la RAI ha certificato che, grazie alle due demolizioni, oltre un milione di visitatori ogni anno raggiungevano la Scala dei Turchi e la presentatrice Licia Colò nel servizio con entusiasmo precisava sul tema: “…quando tutelare l’ambiente paga anche a livello economico”. E’ stata la Scala dei Turchi a conquistare prima della Valle dei templi il milione di presenze creando ricchezza sul territorio.
Intanto la Presidenza Regionale del FAI Sicilia nel 2018 veniva affidata ad Agrigento (successo mai ottenuto prima).
E sempre nel 2018 Agrigento si candidava a diventare Capitale Italiana della Cultura per il 2020 ( anno in cui avrebbe celebrato i suoi 2600 anni di storia).
Il FAI ha sostenuto questa candidatura anche in occasione dell’audizione romana presso il Ministero della Cultura, alla quale ha presenziato anche l’allora Vice Presidente Marco Magnifico, e subito dopo il FAI ha proposto la realizzazione del Museo di Città presso il Collegio dei Filippini di agrigento per raccontare i 2600 anni di storia attraverso l’immersione dei visitatori in una realtà virtuale.
Il Museo di città, oggi finanziato grazie al progetto del FAI, è stato indicato nell’audizione romana della candidatura 2023 (per il 2025) come il progetto più significativo per lasciare sul territorio una realizzazione fruibile anche negli anni successivi. Ci sono novità positive sull’avanzamento dei lavori per il museo di città con la collaborazione del FAI e la sua realizzazione porterà il visitatore a iniziare la visita di Agrigento dal Centro Storico anziché dalla Valle. Un cambio di paradigma fondamentale …
Sempre nel 2018 al progetto Agri Gentium , candidato per l’Italia al Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa, veniva attribuita la lusinghiera menzione : Sviluppo sostenibile e reintegrazione sociale”; il paesaggio agrigentino è diventato in Europa simbolo di sviluppo sostenibile…
Ed all’inizio del 2019 la Sottosegretaria del Ministero della Cultura con delega al Paesaggio, On. Ilaria Borletti, presentava proprio ad Agrigento, e per tutta la Sicilia, la nuova Carta Nazionale del Paesaggio con il compianto Assessore Sebastiano Tusa.
Inoltre in quegli anni è rinato il Centro Storico con il recupero nella Via Duomo di gioielli quali la Cattedrale, il Mudia, la Lucchesiana, Santa Maria dei Greci e tanti altri mentre il Parco si è avviato verso il milione di presenze all’anno.
Il FAI ha contribuito anche alla valorizzazione dell’elegante Giardino Botanico che è stato in passato primo luogo del cuore FAI in provincia di Agrigento, ha ospitato diverse giornate FAI e, sempre grazie al FAI, anche la nota trasmissione RAI “GEO” che lo ha fatto meglio conoscere a livello nazionale e anche oltre…
Il Treno storico negli ultimi anni ha investito molto sulla tratta Agrigento-Porto Empedocle con fermata al Tempio di Vulcano e quindi ingresso nella Valle attraverso la Kolymbethra. Presto i turisti potranno arrivare in aereo da Palermo o con le navi da crociera da Porto Empedocle per poi attraversare il Parco della Valle dei Templi, Patrimonio dell’umanità, con il Treno storico.
Il FAI sta investendo sulle Casette Montana sopra la Kolymbethra e il loro recupero si spera possa essere completato nel 2025 anche perché nel 2025 il FAI compie 50 anni…
Il “progetto Genesi: Arte e diritti umani” del FAI ha portato ad Agrigento nel 2022 la grande arte contemporanea che guarda a grandi temi come le migrazioni e le diseguaglianze in un territorio come il nostro che comprende Lampedusa, Porta d’Europa. Il tema dell’accoglienza sarà uno dei temi più importanti da sviluppare con Agrigento Capitale.
Tanti altri esempi come questi potremmo citare e, pertanto, se oggi Agrigento è diventata Capitale Italiana della Cultura non è stato per caso. Siamo stati tutti dei visionari (Istituzioni e Associazioni), abbiamo lavorato insieme con pazienza e coraggio e abbiamo vinto !
La memoria del percorso deve darci fiducia sulle nostre capacità. Forti di questo virtuoso percorso dobbiamo continuare a camminare uniti ( Istituzioni e Società Civile, Pubblico e Privato) per cogliere al meglio questa occasione irripetibile di ripartire dalla Cultura, l’unica cosa che può cambiare la mentalità di un territorio per il bene nostro e delle nuove generazioni.
In questo tempo di Pandemie, Crisi climatiche e Guerre, Papa Francesco ci invita “a far tacere le armi perché la guerra cancella il futuro” e da Agrigento Capitale Cultura dovrà partire anche un potente messaggio di Pace, magari dal nostro Tempio della Concordia…
Infine, anche sul tema della tutela dell’ambiente da Agrigento 2025 dovrà arrivare un segnale forte.
Il FAI ( Fondo per l’Ambiente Italiano) considera il contrasto alla crisi climatica la madre di tutte le battaglie e io oggi faccio mia l’esortazione di Papa Francesco “Laudate Deum”. Un’esortazione rivolta al Mondo Intero, a “tutti gli uomini di buona volontà”, credenti e non credenti.
L’attuale cambiamento climatico non può più essere negato, l’origine è umana (l’accelerazione si deve alla rivoluzione industriale). Il tempo è breve e la specie umana rischia di scomparire dalla terra.
E’ necessario un cambiamento culturale, dobbiamo cambiare le nostre singole abitudini e insieme sollecitare le grandi decisioni nazionali e internazionali.
E’ essenziale il ruolo della Società Civile, il nostro ruolo…
Il Papa si dichiara vicino agli attivisti come tutti noi che: “riempiono un vuoto nella società, che dovrebbe esercitare nel suo insieme una sana pressione”.
Il Papa invita a Lodare Dio “perché un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso”. Ridurre l’uso dei combustibili fossili è ancora possibile, bisogna muoversi verso le energie alternative, fermare l’innalzamento dei mari e lo scioglimento dei ghiacciai evitando l’attuale alternarsi di fenomeni climatici estremi. Nessuno si salva da solo e insieme dobbiamo fare la nostra parte per noi e per le future generazioni.
Dobbiamo recuperare la nostra Spiritualità, contemplare la bellezza del creato cogliendo in essa il messaggio divino.
“Il mondo canta un Amore infinito, come non averne cura ?” Conclude Papa Francesco
Giuseppe Taibi ( Capo delegazione FAI Agrigento)