-Il Fai in pochi anni è riuscito a diventare una presenza importante per la città e per i templi. Un’intuizione fortunata ?
Per me la chiave di tutto è stata in questi anni la virtuosa collaborazione tra Associazioni e Istituzioni ( Pubblico e Privato) nel settore della valorizzazione del patrimonio storico artistico e paesaggistico del territorio. Una collaborazione che il FAI ha sempre cercato, favorito e attuato .
Proprio dalla collaborazione tra Pubblico e Privato è nato l’affidamento della Kolymbethra al FAI nel 1999.
Per tornare ai giorni nostri è dalla collaborazione del Parco Archeologico e Paesaggistico con l’Università di Palermo ( Facoltà di Agraria) ,con il FAI con la Kolymbethra , con la Fondazione FS con ferrovie Kaos ( treno storico) , l’azienda Val Paradiso ( olio) e l’azienda CVA (vino) che è nato il successo del progetto “Agri Gentium: landscape regeneration” che ha vinto il Premio Nazionale del Paesaggio del MIBACT nel 2017 ed è diventato il progetto candidato per l’Italia al Premio biennale del Paesaggio del Consiglio d’Europa. In Europa, poi, il progetto Agri Gentium ha vinto l’importante menzione “ sviluppo sostenibile e reintegrazione sociale” Oggi ,quindi, Agrigento diventa esempio di sviluppo sostenibile e non più di abusivismo o illegalità diffusa.
Una collaborazione virtuosa che ha visto il FAI partecipare alla valorizzazione della Scala dei Turchi, alla Strada degli scrittori o alle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Pirandello e anche al grande progetto della Candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura . Una candidatura che va, a mio parere, riproposta.
–non solo Kolymbethra, mi pare per il FAI ad Agrigento…
La Kolymbethra resta il fulcro ma tra i tanti progetti realizzati mi piace citare quello della Scala dei Turchi. Tutto è nato dalla segnalazione dei cittadini nel censimento biennale FAI “i luoghi del cuore”. Una segnalazione in negativo che ha chiesto la demolizione dell’ecomostro sulla spiaggia. Il FAI si è anche costituito nei processi e, quando i processi si sono conclusi, ha messo a disposizione 20 mila euro per la demolizione e il ripristino dei luoghi, grazie anche allo sponsor dei Luoghi del Cuore . A quel punto il proprietario ha compreso che l’abbattimento era inevitabile e ha provveduto direttamente. In seguito a ciò i 20 mila euro sono stati utilizzati per la demolizione di un’altro immobile abusivo in cima alla Scala ed è stato realizzato uno splendido belvedere gratuito per tutti. Anche questo progetto ha visto la collaborazione virtuosa tra Associazioni e Istituzioni ( Comune di Realmonte, Prefettura di Agrigento, tutte le Forze dell’ordine, FAI, Legambiente, Soprintendenza, Procura della Repubblica e tanti altri). Infine Il Comune di Realmonte, il FAI e l’Università di Architettura del Consorzio di Agrigento hanno deciso di unirsi e competere presentando la candidatura del progetto “liberare la bellezza” al premio Paesaggio 2017.Il progetto ha vinto l’importante menzione “Paesaggio e legalità e lotta all’abusivismo”.
Il caso Scala dei Turchi è stato poi citato tra i casi virtuosi agli Stati Generali del Paesaggio di Roma. Stati Generali che hanno dato vita alla recente Carta Nazionale del Paesaggio.
Oggi la Scala dei Turchi è il sito più visitato dopo la Valle dei templi e contribuisce alla crescita, anche economica, di tutto il territorio.
Sempre con “i luoghi del cuore” è stato valorizzato il Giardino botanico di Agrigento, luogo del cuore più votato in provincia nel 2016 e protagonista anche di una puntata di GEO.
Ma l’impegno principale del FAI ad Agrigento è stato sempre quello rivolto alle nuove generazioni anche attraverso il progetto “apprendisti ciceroni”. I giovani studenti oggi collaborano attivamente ai tre eventi nazionali: Giornate Fai di primavera, giornate Fai d’autunno e Mattinate Fai d’inverno.
La kolymbethra, poi, è uno dei beni Fai italiani più visitati dalle scuole.
“Si ama ciò che si conosce” ci ricorda la Presidente onoraria del FAI e noi speriamo che questi giovani, dopo aver conosciuto e condiviso la “bellezza” di Agrigento, vogliano investire le loro professionalità nel nostro territorio per produrre crescita culturale ed economica.
–Gli agrigentini si fanno valere anche nel Fai: dopo Lo Pilato, lei e Nocera
E’ stato il buon gioco di squadra tra la Delegazione di Agrigento, la Kolymbethra e da ultimo il Fai Giovani che ha permesso i tanti risultati concreti. Abbiamo fatto innamorare la Fondazione del nostro territorio e il FAI continua ad investire perché ritiene che Agrigento, con l’impegno di tutti, possa diventare in futuro uno dei siti turistico-culturali più importanti della Sicilia.
Volendo, quindi, realizzare risultati a lungo termine, riponiamo speranze nel Fai giovani : un gruppo di giovani tra i 18 e i 35 anni che, dopo aver completato gli studi , ha deciso coraggiosamente di investire nella propria terra sposando anche la mission del Fai. Una mission attenta anche alla salvaguardia dell’Ambiente con campagne come salva il suolo, salva l’acqua, ecc.
Ho avuto l’onore di guidare la delegazione di Agrigento negli anni scorsi e adesso dedico il mio impegno da volontario solo alla Presidenza del Fai Sicilia.
Alla delegazione di Agrigento, che si sta rinnovando, allo Staff della Kolymbetra , che affronta sempre nuove sfide e all’entusiastico Fai Giovani , auguro di continuare a servire proficuamente il territorio promuovendo la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e paesaggistico, che è la nostra vera grande ricchezza.
-Lei ha recentemente sostenuto che la politica che si sta portando avanti per il turismo e la crescita della città sia virtuosa e condivisibile ..
Semplicemente registro la presenza di una nuova energia ad Agrigento .
Il Parco della Valle dei Templi sta lavorando molto, anche grazie alla buona collaborazione di Coopculture, e i risultati sono eccezionali : basti pensare che la crescita negli ultimi 4 anni è stata di 100 mila visitatori in più ogni anno e questo successo ha permesso anche la riapertura del Palacongressi.
Inoltre la scoperta del Teatro ellenistico (all’interno di una grande Agorà) e le altre scoperte nel quartiere ellenistico-romano e in generale in tutto il perimetro del Parco hanno attratto cospicui investimenti e ricercatori italiani e stranieri.
Le scoperte e gli scavi stanno unendo, anche fisicamente, le due città : quella antica ( greca e romana) e quella attuale.
La “Valle” stimola lo sviluppo del “Colle” dove la Curia, insieme alle altre Istituzioni e Associazioni, sta facendo un gran lavoro per far rivivere il centro storico. Presto sarà riaperta anche la Cattedrale, simbolo di rinascita di tutto il territorio .
Non va dimenticata la qualificata presenza del Google Camp per più anni ad Agrigento.
Cresce il numero di turisti che oggi viene invitato a pernottare due/ tre giorni per godere pienamente della Valle, del Centro storico e del mare con la Scala dei Turchi .
Tanti giovani investono in attività private legate al turismo e all’agroalimentare.
La mentalità ad Agrigento sta lentamente cambiando e fioriscono numerose attività culturali.
-Ma pensa che il 2019 possa essere l’anno della svolta o bisogna aspettare ancora ?
Probabilmente il 2019 servirà per consolidare i risultati ottenuti attraverso infrastrutture materiali e immateriali e per l’eventuale svolta bisognerà attendere anche in vista delle celebrazioni dei 2600 anni di storia di Agrigento.
Nel 2019 bisognerà vigilare tutti affinché si concludano i lavori sulla strada Agrigento/Caltanissetta. La “strada degli scrittori”, a lavori finiti, collegherà Agrigento con l’autostrada Palermo/Catania e uno dei più grandi aeroporti italiani( quello di Catania ) sarà raggiungibile da Agrigento in un’ora e mezza.
Bisognerà vigilare anche sui lavori della strada Agrigento/ Palermo che ci collegherà più velocemente con il capoluogo di regione, Palermo, già Capitale Italiana della cultura.
Nel frattempo si sta concretizzando il sogno di prendere il Treno all’aeroporto di Palermo ed entrare nella Valle dei templi, attraverso la Kolymbethra, con il Treno Storico. Treno storico che oggi è anche in grado di accogliere i turisti che con le grandi navi raggiungono Porto Empedocle.
Si riparla, infine, di Aeroporto come struttura snella per permettere ai turisti di atterrare direttamente ad Agrigento.
La buona notizia dei nuovi corsi al consorzio Universitario di Agrigento aiuterà crescita e sviluppo.
Pulizia e decoro della città faranno il resto.
–cosa sogna per Agrigento?
Sogno che ogni agrigentino faccia la propria parte per una migliore qualità della vita sul territorio .
Spero anche che chi vive fuori sede dia in qualche modo il proprio contributo al cambio di mentalità in corso.
È molto importante ricostruire la fiducia in noi stessi, nel territorio, nel futuro.
La fiducia è la merce più rara ma deve prevalere su sospetti, veleni e rancori.
Bisogna comprendere che molto, se non tutto, dipende da noi.
Dobbiamo credere in noi stessi, investire e rischiare. Partecipare e competere.
Il capitale umano, in particolare quello giovane, può diventare il vero motore di sviluppo.
Settori chiave dello sviluppo sono il turismo e l’agroalimentare, due comparti ad alta densità di imprenditoria giovanile nei quali Agrigento può dire tanto.
Buona fortuna Agrigento
La Sicilia 6 Gennaio 2019