Nel 2010, al termine del suo decennale mandato di capo delegazione FAI di Agrigento, il Prof. Melisenda così scriveva a delegati e volontari: “da molti anni abbiamo lavorato insieme per diffondere e per applicare i principi e le modalità che costituiscono il patrimonio ideale e culturale dei volontari del FAI, di coloro cioè che difendono e promuovono la conservazione dei beni ambientali, naturali ed artistici che arricchiscono straordinariamente il nostro Paese, e che possono e debbono costituire uno strumento di promozione sociale ed economica della società italiana. Si tratta di programmare e realizzare un compito immane; da attuare con adeguato impegno individuale e collettivo: l’impegno individuale va assolto con una giudiziosa ripartizione di oneri e responsabilità, guidata dal criterio dell’alternanza.”
La grande eredità morale del Prof.Melisenda andava onorata con i fatti e la domanda è se ci siamo riusciti. Sicuramente ci abbiamo provato. In delegazione dopo di lui abbiamo lavorato con impegno crescendo attraverso il confronto.
Il Suo primo pensiero era il lavoro per le nuove generazioni, la scuola, gli apprendisti ciceroni. E negli anni le scuole che hanno collaborato sono cresciute enormemente fino a consentirci di aprire nelle giornate FAI di Primavera ben 40 siti in oltre dieci comuni della provincia di Agrigento. Il mio pensiero in questo momento va anche a Virginia Bellomo, nostra responsabile scuola recentemente scomparsa.
Abbiamo costituito il FAI Giovani a cui lasceremo il nostro testimone e speriamo che sappiano fare di più e meglio per il territorio.
Il Prof.Melisenda ci chiedeva spesso un’attenzione particolare per il Consorzio Universitario di Agrigento, di cui è stato promotore e primo Presidente. Oggi è bello festeggiare tutti insieme il ritorno dell’Università dove da poco abbiamo ricordato il grande contributo del Prof. Melisenda con una giornata di studi proprio sulla Valorizzazione del Patrimonio Storico e Artistico del nostro territorio.
Il Professore ci ha sempre stimolati a favorire la collaborazione tra Istituzioni e Associazioni ( Pubblico e Privato) e ciò ha portato importanti risultati come i Premi Paesaggio alla Valle dei Templi e alla Scala dei Turchi. Ricordo anche la presentazione ad Agrigento della Carta Nazionale del Paesaggio. Si aggiunga che la Scala dei Turchi è stato l’unico paesaggio siciliano ad essere citato tra i casi virtuosi agli ultimi Stati Generali del Paesaggio.
La delegazione FAI di Agrigento si è fatta promotrice poi della candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura sia nel 2015 che nel 2018.
Non va dimenticato il nostro contributo alle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Pirandello e alla preparazione delle celebrazioni dei 2600 anni di storia di Agrigento.
La Kolymbethra, che il Professore amava, è stata valorizzata con l’inaugurazione dell’ipogeo visitabile e con l’acquisto delle Casette Montana mentre il numero delle presenze adesso sfiora le 100 mila persone l’anno.
Il Treno Storico entra nella Valle grazie al nostro Giardino e tantissime sono le scuole di tutta la Sicilia ( e non solo) che oggi visitano la Kolymbethra.
Un impegno gravoso e generoso, non privo di errori di cui ci scusiamo, che ha fatto innamorare il FAI di questo territorio recentemente definito “uno dei posti più belli del mondo”.
Speriamo di aver contribuito anche alla crescita economica della nostra realtà rendendo i cittadini più orgogliosi di viverci.
“Nessun territorio è difeso se non lo si vive con orgoglio” ci ricorda Ilaria Borletti Buitoni.
Oggi l’impegno del FAI sul territorio continua con le osservazioni al piano regolatore del Comune di Realmonte, sempre nell’ottica della collaborazione, e con il Museo di Città ad Agrigento, per il quale si attende anche un contributo pubblico.
Speriamo in questo modo di aver onorato la memoria del Prof.Melisenda che auspicava anche una crescita culturale di noi agrigentini oggi dimostrata dalle tante attività sul territorio dal Colle alla Valle passando per le nuove scoperte: dal Teatro Ellenistico alla grande Agorà.
Se come diceva James Hillman: “il giardino è l’anima”, cioè il luogo in cui l’anima di ognuno di noi incontra l’anima del mondo, da oggi i visitatori potranno incontrare alla Kolymbethra anche la Grande Anima di Ignazio Melisenda Giambertoni accanto all’albero di limone cedrato da lui dedicato.
Grazie Professore
Grazie a tutti
Giuseppe Taibi (Presidente FAI Sicilia)
Kolymbethra Garden 21 agosto 2019
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