In Diritto

Ho conosciuto Maurizio De Tilla grazie all’Organismo Unitario dell’Avvocatura, del quale sono stato onorato di far parte nel biennio 2008/2010.
Un uomo Generoso con una Energia vitale non comune e un respiro internazionale, una Grande Anima.
Nel mio biennio di servizio all’OUA e sotto la Sua Presidenza, abbiamo lavorato intensamente per l’Unità dell’Avvocatura ed uno dei momenti più belli è stato il convegno di Agrigento in ricordo di Livatino alla presenza dei vertici nazionali di CSM, ANM, CNF e OUA.
Ho poi proseguito con lui l’impegno per un’Avvocatura migliore attraverso l’ANAI di cui sono Presidente ad Agrigento.
In questi anni insieme ho apprezzato il Suo impegno senza sosta per quello che definiva il “nucleo centrale dell’Avvocatura” e cioè gli Avvocati Seri, Formati, Informati, che operano con finalità Etiche, Sociali e Culturali .
Avvocati che lavorano con Impegno e Abnegazione.
Un nucleo centrale dell’Avvocatura che va difeso combattendo sia l’avvocatura precaria sia gli avvocati d’affari che guardano solo all’alto guadagno e mirano a monopolizzare i servizi legali.
Per difendere questo “nucleo centrale” dell’Avvocatura, Maurizio ha sempre proposto una legge che garantisca realmente un equo compenso, un rifiuto netto dei soci di capitale negli studi legali, una protezione dall’accaparramento di clientela attraverso l’uso “selvaggio” di internet e serie specializzazioni (specialmente per i giovani professionisti) .
Ed ancora Maurizio auspicava la crescita dell’Associazionismo Forense, la creazione di Studi Associati e Società professionali e finanziamenti per far crescere sempre di più questo nucleo centrale dell’Avvocatura.
Riteneva indispensabile attrezzare questa Avvocatura per essere più forte.
Si è speso moltissimo per combattere l’abbassamento etico della professione, la concorrenza sleale ( spesso realizzata con tariffe basse nel primo periodo), gli studi virtuali e gli avvocati di strada.
Concludeva sempre invitando a garantire il corretto esercizio della professione da parte degli Avvocati Normali, che considerava i migliori.
Parafrasando Leonardo Sciascia potremmo dire: Ce ne ricorderemo di Maurizio…

Giuseppe Taibi – Agrigento
7 dicembre 2017

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